venerdì 26 dicembre 2008

E bravo il mio amico Alfonso!


La Megaditta... in un unico volume

Le fantozziane (dis)avventure megadittesche (fine anni ottanta e inizio anni novanta) sono ora raccolte in un pregevole libretto in formato PDF in distribuzione gratuita su Jurassic News.
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martedì 23 dicembre 2008

Attenzione al DMCA


Archivio per la categoria 'Libero vs Proprietario'

La mela della vergogna

Come ben sanno i possessori di un Ipod o Iphone, l’utilizzo di questi dispositivi è “legato” all’uso di iTunes come software per la gestione musicale. Sulle pagine del portale BluWiki però prendeva piede il progetto IpodHash che aveva lo scopo di rendere compatibili i lettori made in Cupertino con i sistemi operativi Linux. Secondo Apple invece, violerebbe i termini del Digital Millennium Copyright Act (DMCA) ed è così che ha fatto causa ai fondatori del progetto, costringendoli a chiudere i battenti.

http://www.ossblog.it/post/4537/apple-fa-chiudere-il-progetto-open-source-ipodhash

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Esilarante!

Guardate il video dell'articolo linkato è divertentissimo!
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Ma la Apple veramente pensa di aver vinto la lotta contro i cloni?

Cliccando sul link potete leggere l'intero articolo.

Penso che la Apple dovrà investire gran parte dei suoi mega guadagni per poter far fronte a tutte le cause che dovrà affrontare.

La Pystar è stata solo l'inizio.
clipped from www.webnews.it

Continua la guerra dei cloni Apple

Nonostante le recenti decisioni del giudice, Psystar insiste nella sua causa legale per vedere riconosciuto il suo diritto a vendere PC equipaggiati con sistema operativo Apple. Intanto dall'Argentina giungono notizie su una nuova società dei cloni
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lunedì 22 dicembre 2008

Ubuntu 9.04, Jaunty Jackalope alpha


(articolo prelevato dal sito: http://notebookitalia.it/ubuntu-9.04-jaunty-jackalope-alpha.html)

Rivelato lo scorso settembre da Mark Shuttleworth, presidente di Canonical, il prossimo sistema operativo Ubuntu Linux, giunto alla release 9.04, è ora disponibile al download nella sua versione alpha

Mark Shuttleworth, CEO di Canonical, aveva annunciato attraverso una mail, inviata ai suoi sviluppatori, le caratteristiche e le novità introdotte dalla prossima versione di Ubuntu Linux, Jaunty Jackalope. Quel momento tanto atteso sta per arrivare, in quanto Linux Ubuntu, 9.04 è giunta alla prima versione alpha e si attende il lancio della release definitiva per Aprile, ed esattamente il 23 aprile 2009. Naturalmente in questi mesi, Canonical prevede il rilascio della seconda versione alpha attesa per metà dicembre, quindi il lancio delle release beta e delle versioni RC.

Le novità in programma, come ormai sapremo, sono date dalla velocità e dalla leggerezza del nuovo sistema operativo, con una ottimizzazione del tempo di avvio e dell'integrazione delle applicazioni web. La versione definitiva, in realtà, potrebbe essere indirizzata particolarmente ai netbook e ai sistemi MID, con in particolare una completa compatibilità con processori ARM. Canonical ha reso disponibili quattro versioni alpha: Ubuntu, Kubuntu, Xubuntu, ed Ubuntu Studio. Ecco il link diretto per chi volesse testarla.

sabato 20 dicembre 2008

E chi ha detto che con Linux non si può giocare!?

Chi ha voglia di giocare, non ha cha da scegliere.
clipped from www.playlinux.net
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Vi ricordate cosa accadde a marzo scorso!

Certe notizie è bene ricordarle ogni tanto!

Nel corso del primo giorno, nessuno dei tre sistemi operativi (Vista, Ubuntu e OS X completamente patchati) fu bucato.

Qual è il sistema operativo più bucabile? Mac OS X. Ooops ;-)

Tipping Point segnala che la disfida fra sistemi operativi che ho citato pochi giorni fa, in corso al CanSecWest, ha il suo primo sconfitto: Mac OS X, tramite il browser Safari.
Charlie Miller (in primo piano, nella foto, mentre "buca" un MacBook Air), Jake Honoroff e Mark Daniel dela Independent Security Evaluators si sono aggiudicati così l'Air e 10.000 dollari.
La falla sfruttata è nuova ed è stata comunicata in modo riservato ad Apple. ItWorld nota che l'impresa è riuscita soltanto il secondo giorno, quando le regole d'ingaggio sono state allentate fino a includere la visita a un sito Web specifico o l'apertura di e-mail: questo significa che la falla è sfruttabile soltanto se l'aggressore riesce a convincere l'utente a visitare un sito-trappola specifico (cosa peraltro abbastanza facile da ottenere, se l'utente non è educato alla prudenza).
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lunedì 15 dicembre 2008

EFI-X USA: un'altra società sfida Apple

Vi abbiamo già parlato di EFI-X, la chiavetta USB che emula l'EFI di un Mac permettendo l'installazione e l'esecuzione di Mac OS X su un comune pc (con specifiche configurazioni hardware). Adesso è successo quello che era prevedibile: una nuova società statunitense chiamata EFI-X USA ha deciso di iniziare la commercializzazione di computer con una chiavetta EFI-X integrata.

A differenza del caso Psystar, EFI-X è praticamente inattaccabile dal punto di vista legale in quanto non viola nessun punto della licenza di distribuzione di Mac OS X limitandosi ad emulare l'EFI e non modificando parti del sistema operativo Apple. L'arrivo di EFI-X USA potrebbe, però, iniziare a preoccupare le alte sfere di Cupertino che potrebbero prendere la decisione di aumentare la protezione legale e/o tecnica di Mac OS X rischiando, quindi, nuove limitazioni anche per l'utente finale.

Ricordo che, a detta degli sviluppatori, lo spirito con cui è nato il progetto EFI-X non prevedeva la creazione di una soluzione per tutti quelli che desideravano risparmiare denaro nell'acquisto di un Mac ma voleva creare una possibilità "per gli entusiasti che sentono come una necessità primaria l'espandibilità e le migliori prestazioni possibili".

Articolo prelevato da http://www.melablog.it/
Link completo: http://www.melablog.it/post/7448/efi-x-usa-unaltra-societa-sfida-apple

Condividere la connessione internet da Linux con Windows

Questa guida (anche se un po datata) descrive come utilizzare il semplice front-end grafico FireStarter
per condividere la propria connessione internet configurata su una postazione Linux sulla
propria rete locale Windows.
Il FireStarter è solo un front-end grafico verso il firewall di Linux NetFilter integrato nel kernel.

Gli utenti Ubuntu possono installare questo software utilizzando il gestore grafico dei pacchetti synaptic
oppure da riga di comando da terminale:

sudo apt-get install firestarter

Questa guida è disponibile: http://pollycoke.wordpress.com/2007/03/04/condividere-la-connessione-di-linux-con-windows-la-maniera-semplice/

Buona condivisione!
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domenica 14 dicembre 2008

Le offerte natalizie della Psystar

La Psystar avrà anche perso la causa con la Apple ma a quanto pare sta ancora a galla!! Buon per noi e per il nostro portafoglio!.
Ecco quanto dovrebbero costare realmente i compur Apple.

Ecco le succose offerte!!!
clipped from store.psystar.com
OpenPro with Mac OS X
Open with Mac OS X
OpenGamer with Windows
Open7
Psystar
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sabato 13 dicembre 2008

Il vero Think different - Passa a Ubuntu Linux!


* Ubuntu è un sistema operativo libero e gratuito basato su GNU/Linux, che unisce stabilità, sicurezza e facilità di utilizzo. È perfetto per computer portatili, desktop e server e fornisce applicazioni adatte ad ogni esigenza, per l'uso in casa, a scuola o a lavoro.

* Cosa significa "Ubuntu"?

* Ubuntu prende il nome da un'antica parola africana che significa umanità agli altri, oppure io sono ciò che sono per merito di ciò che siamo tutti. Il sistema operativo Ubuntu porta lo spirito di Ubuntu nel mondo del software.

Questo è il vero Think Different!

* Libero e gratuito

Ubuntu è, e sarà sempre, libero e completamente gratuito. Non dovrete mai pagare alcun costo di licenza. Scaricate Ubuntu, usatelo e condividetelo con i vostri amici, familiari o colleghi di lavoro.

* Edizioni regolari

Il team di Ubuntu rilascia una nuova versione ogni 6 mesi, in edizione desktop e server. Questo significa che avrete sempre il software più innovativo che il mondo open source ha da offrire!

* Massima sicurezza

Ubuntu è stato progettato per essere sicuro al 100%. Gli aggiornamenti di sicurezza sono garantiti per almeno 18 mesi, che nelle versioni con supporto a lungo termine (LTS) diventano 3 anni per l'edizione desktop e 5 per quella server.

* Installazione semplice e veloce

Tutto ciò di cui avete bisogno è contenuto in un solo CD, che grazie alla semplice installazione grafica vi permetterà di avere un ambiente di lavoro completo in appena 25 minuti! Se non bastasse, oltre 20000 pacchetti software sono disponibili via internet, alla portata di un "clic"!

* Pronto all'uso

Subito dopo l'installazione il vostro sistema sarà immediatamente pronto all'uso!
Nell'edizione desktop troverete un set completo di applicazioni per l'ufficio, per navigare in internet e gestire la posta elettronica, per la grafica e per l'intrattenimento!
Nell'edizione server ci saranno solo le componenti essenziali per essere subito operativi.


Perchè spendere tanti soldi?

Passare a Ubuntu Linux è semplice e non costa nulla.
Le risorse di sistema richieste, sono minimali, e permettono il riciclo dei vecchi Pc resi inutilizzabili
dai nuovi sistemi operativi come OSX/Windows che richiedono Processori potenti tanta RAM e dischi di capienza esagerata.

Per l'installazione la nuovissima Ubuntu 8.10 «Intrepid Ibex» sono richiesti i seguenti requisiti minimi raccomandati

(ovvero quei requisiti sufficienti a garantire il veloce funzionamento di una versione del sistema dotata di un sistema grafico):

* Processore 700 MHz x86;
* 384 MiB di RAM;
* 8 GiB di spazio libero su disco;
* scheda grafica con una risoluzione minima pari a 1024x768;
* scheda audio;
* connessione Internet


A questo punto cosa aspetti?

Passa a Ubuntu Linux.

--

* Citazioni prelevate dal sito ufficiale http://www.ubuntu-it.org/ (è fortemente consigliato farci un giro)

Ubuntu : OSX = Screenlets : Widgets

Sei un'utente OSX e sei stanco della solita pappa?
Non ci pensare, fai un back switch! Passa ad Ubuntu Linux!


clipped from it.youtube.com

Ubuntu 8.10 - Showing off my Desktop

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giovedì 11 dicembre 2008

Xinerama - estendiamo il nostro desktop su più monitor fisici!!

Xinerama e' un'estensione di XFree.
Con una semplice configurazione è possibile estendere il desktop su più monitor fisici.
Questa estensione non richiede una scheda video potente, l'unico prerequisito è quello di avere
sul proprio sistema una versione di XFree  4.0 o superiori.

Ecco cosa fare:

- Con un editor di testo tipo "gedit" e con i privilegi di amministrazione aprire per la modifica il file /etc/X11/xorg.conf
   (Esempio: sudo gedit /etc/X11/xorg.conf )

- Alla fine del file inserire le seguenti righe:
       
   Section "ServerFlags"
       Option      "Xinerama" "true"
   EndSection

- Fatto questo riavviate il server grafico o più semplicemente il pc

Buona estensione

mercoledì 10 dicembre 2008

Come configurare ed utilizzare i dispositivi USB con VirtualBox.

Dopo l'installazione di VirtualBox su Ubuntu Linux spesso ci si dimentica di configurare i
dispositivi USB da utilizzare nella macchina virtuale.
Questa sintetica guida del WiKi di Ubuntu risolve il problema.
Ecco il link: http://wiki.ubuntu-it.org/Emulatori/VirtualBox/Configurazione?highlight=(virtualbox


--

IL mondo è un solo
paese e l'umanità i
suoi cittadini.
                     Bahá'u'lláh

lunedì 8 dicembre 2008

Ecco come ripristinare la barra superiore ed inferiore del desktop di gnome nel caso vengano cancellate accidentalmente.

Ho fatto un paio di prove per capire come recuperare la barra superiore ed inferiore del desktop di Ubuntu nel caso vengano cancellate per sbaglio.

In pratica ho notato che quando si crea un nuovo utente, fino al momento in cui  non si effettua un primo accesso alla login grafica, nella cartella home, dell' utente appena creato,
non è presente la cartella  nascosta ".gconf".
Dopo il primo accesso alla login grafica, la cartella ".gconf", viene automaticamente creata e al suo interno vengono definiti tutti  i riferimenti visivi del desktop.

Nel caso che uno sbadato cancelli la barra superiore del desktop, ecco quali file vengono rimossi dalla cartella ".gconf":

./apps/panel/objects
./apps/panel/objects/menu_bar_screen0
./apps/panel/objects/menu_bar_screen0/%gconf.xml
./apps/panel/objects/clock_separator_screen0
./apps/panel/objects/clock_separator_screen0/%gconf.xml
./apps/panel/objects/yelp_launcher_screen0
./apps/panel/objects/yelp_launcher_screen0/%gconf.xml
./apps/panel/objects/browser_launcher_screen0
./apps/panel/objects/browser_launcher_screen0/%gconf.xml
./apps/panel/objects/email_launcher_screen0
./apps/panel/objects/email_launcher_screen0/%gconf.xml
./apps/panel/objects/%gconf.xml
./apps/panel/toplevels/top_panel_screen0
./apps/panel/toplevels/top_panel_screen0/background
./apps/panel/toplevels/top_panel_screen0/background/%gconf.xml
./apps/panel/toplevels/top_panel_screen0/%gconf.xml
./apps/panel/applets/fast_user_switch_screen0
./apps/panel/applets/fast_user_switch_screen0/prefs
./apps/panel/applets/fast_user_switch_screen0/prefs/%gconf.xml
./apps/panel/applets/fast_user_switch_screen0/%gconf.xml
./apps/panel/applets/notification_area_screen0
./apps/panel/applets/notification_area_screen0/%gconf.xml
./apps/panel/applets/mixer_screen0
./apps/panel/applets/mixer_screen0/%gconf.xml
./apps/panel/applets/clock_screen0
./apps/panel/applets/clock_screen0/prefs
./apps/panel/applets/clock_screen0/prefs/%gconf.xml
./apps/panel/applets/clock_screen0/%gconf.xml

Per ripristinare la situazione come al primo accesso, basta cancellare per intero la directory ".gconf" e successivamente effettuare un logout/login.

Tutto si ripristina come per magia!

domenica 7 dicembre 2008

Bel modo di fare assistenza

clipped from riccardocampaci.com



Apple assistenza telefonica: “solo” 49 euro. Vergogna.



September 1, 2008 by Riccardo Campaci
Filed under: Ridicolo 

Che bello. Il mio iMac soffre di qualche problema. Decido allora di sperimentare la tanto decantata assistenza Apple.

Peccato che, nel caso in cui sia scaduto il periodo di garanzia, per ricevere assistenza TELEFONICA (trattasi di call center quindi, nemmeno lontanamente di un intervento fisico) si debba sborsare la modica cifra di 49 euro.

49 euro per ricevere assistenza tramite telefono. 

Fantastica l’assistenza Apple. 

Ah, altra cosa: il numero di telefono è un 199. A pagamento.

Sempre più fantastica l’assistenza Apple.

Ma vergognatevi.


Il Differenziale


Il weblog di Riccardo Campaci: pensieri, idee, stralci, opinioni, impressioni in ordine sparso anzichenò.
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W la libertà di pensiero.

Ecco una Mac users list dove la libertà di pensiero viene garantita anche se critica nei confronti di Apple.
In questa Mac list la censura sembra non essere di casa.
Qualche altra Mac list, dovrebbe prendere esempio da ItaliaMac.

Di seguito riporto un post di uno degli escritti:

NUOVO MACBOOK, CHE VERGOGNA!!!, Posted 24-10-2008, 22.44.15 #1
Salve a tutti gli utenti mac. Il nostro amato marchio ha rilasciato di recente i nuovi modelli della nota famiglia di portatili apple, i macbook ed i macbook pro.
A memoria non ricordo un upgrade così penoso, e vi spiego perché.

Primo: la firewire. L'hanno inventata loro, decantando sempre le superiori virtù di questa tipologia di collegamento, ed ora fanno retromarcia dicendo che in pratica tutte le nuove periferiche supporteranno l'Usb 2.0. Benissimo. E chi come me ha numerose periferiche firewire, come la mettiamo? Ah, non mi venite a dire "ma il macbook pro ce l'ha": non vedo perché per utilizzare un hd esterno firewire debba spendere un sacco di soldi...

Secondo: lo schermo. Perchè non danno più la possibilità di scegliere glossy/non glossy? Fra l'altro il bellissimo schermo apple non è che è "glossy"... E' PROPRIO UNO SPECCHIO!!! (dovevano chiamarlo "mirror", non "glossy" )

Terzo: l'estetica. Fino ad oggi per me Apple aveva sempre fatto scuola sull'estetica dei portatili, adesso invece... il nuovo macbook sembra una copia di alcuni modelli Vaio della Sony... Fra l'altro, quell'orribile bordo nero che occupa tutto quello spazio attorno allo schermo (mio dio...)...non potevano farlo sottile come nel macbook precedente???

Quarto: la batteria. Adesso nei macbook pro la batteria è interna, non è più parte dello chassis come prima. Il fatto è che però sulle nuove batterie non ci sarà più l'indicatore di carica come sulle vecchie (il quale indicatore, per chi non lo sapesse, funzionava anche a batteria staccata...fichissimo), per vedere se una batteria supplementare è carica bisogna metterla nel mac. Che cagata...

Quinto: la ram. Nei vecchi modelli, upgradare la ram era facilissimo, mentre sostituire un hd era un'impresa biblica (in pratica, bisognava aprire il powerbook o macbook). Adesso hanno reso l'hd più accessibile e invece la ram... LA RAM E' INACCESSIBILE COME LO ERA PRIMA L'HD!!! Secondo me l'han fatto per costringere gli utenti a pensare subito ad un eventuale upgrade di memoria massimo comprando la loro COSTOSISSIMA ram, che poi è invece uguale a quella che puoi trovare a prezzi stracciati sul web (provare per credere)

Sesto: la scheda grafica. l'upgrade è positivissimo, ovviamente. Ma la stessa Nvidia ha dichiarato che il chipset che ha fornito alla Apple NON necessita di logout per lo switch fra le schede... Beh, almeno su questo spero che Apple rilasci un doveroso upgrade (assieme ad un mea culpa...)

Settimo: diamine, siamo quasi nel 2009, e pensare di dover spendere più di 2500 euretti per un notebook che non abbia l'uscita HDMI è ALLUCINANTE...In pratica se comprate un moderno macbook pro, nell'uscita video supportate anche la risoluzione full hd, ma ovviamente trasmettete al vostro televisore SOLO il segnale video, non quello AUDIO (come invece accade con l'HDMI), per cui se avete per le mani un video hd dovrete staccare dal vostro schermone LCD i cavi dell'impianto audio per collegarli al mac... mah...

Ottavo: a proposito dell'uscita video... ne vogliamo parlare? La novità del mini display port dovrebbe essere una figata... Ma lo è solo per loro, visto che qualsiasi adattatore (e ne dovrete comprare per forza uno se pensate di utilizzare tale uscita) costa 29 euro e NON E' incluso (cavolo, dopo che ho speso 2000 e passa euri mi sembra una vergogna, così come per i 19 euro di telecomando...)

Di punti negativi ce ne sarebbero altri, ma non voglio esagerare.
E' ovvio che i nuovi mac hanno anche tante cose positive, ma per il prezzo che costano, secondo me potevano stare un po' più attenti ad offrire un po' di più... Dite la vostra

Ciao!!!

Rispondi citando
clipped from www.italiamac.it
Italia Mac
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venerdì 5 dicembre 2008

Ubuntu eee

Questa particolare distribuzione di Ubuntu, ottimizzata per la famglia dei Pc EEE Asus, è un'ottima alternativa allo Xandros Linux.


domenica 30 novembre 2008

Ubuntu: Come disabilitare la richiesta di login al ritorno della sospensione del sistema.

Seguire i seguenti passi:

1 - Aprire la console del terminale
2 - Digitare il comando  gconf-editor
3 - L'interfaccia visualizzata presenta alla sinistra  un'albero di voci e qui esplodere la voce "apps"
4 - Cercare la voce "gnome-power-manager" e cliccarci sopra.
5 - Cercare e cliccare sulla voce "lock" dopo di che alla destra appariranno un lista di opzioni.
6 - Togliere il check sulla voce "suspend" ed il gioco è fatto



sabato 29 novembre 2008

Configurazione manuale di una connessione WiFi per gli smanettoni della console Linux Ubuntu (appunti vari)


Quale procedura manuale via console, eseguirebbe uno smanettone Ubuntista per configurare la propria rete Wifi?

Ecco i passi:

1 -- Controllo delle interfaccie di rete attive
ifconfig -a

2 -- Disabilito la schete di rete ethernet
sudo ifconfig eth0 down

3 -- Verifichiamo che la rete wireless sia attiva
sudo ifconfig wlan0 up (nel caso non sia attiva questo comando provvederà a farlo)

4 -- Effettuiamo una scansione delle rete disponibili
sudo iwlist wlan0 scan (questo comando fornirà dell informazioni utili come l'ESSID e il channel )

5 -- Con i dati forniti dal comando precedente configuriamo la scheda Wifi
sudo iwconfig wlan0 mode managed channel essid
Fatto questo possiamo verificare il risultato ottenuto con il comando iwconfig

6 -- Adottiamo una configurazione con ip statici oppure DHCP editando il file interfaces.
Il channell e l'essid devo essere sostituiti con quelli della rete da collegare.
Suppongo inoltre che l'indirizzo del router sia il 192.168.1.1
sudo gedit /etc/network/interfaces

Esempio con ip statico:
auto wlan0
iface wlan0 inet static
address 192.168.1.2
netmask 255.255.255.0
network 192.168.1.0
gateway 192.168.1.1
wireless-essid
wireless-channel 11
wireless-mode managed

Esempio con l'uso del DHCP:
auto wlan0
iface wlan0 inet dhcp
wireless-essid
wireless-channel 11
wireless-mode managed

Ma cosa significa la modalita managed? Ecco la spiegazione:

Differenze nelle modalità di connessione

a- Managed: per comunicare con un Access Point (reale o emulato da un PC fisso).
b- Had-hoc: per comunicare con un'altro PC, con scheda di rete wireless pcmcia/pci, senza Access Point.
c- Master: per fare di un PC, con scheda di rete wireless pcmcia/pci, un Access Point.


a- Mode managed - Wireless managed mode
Utilizzare la modalità managed, anche detta Infrastructure,
se si dispone di un Access Point esterno che trasmette ad una ben determinata frequenza
(ovvero canale) e realizza una sotto-rete wireless identificata dal parametro ESSID
(il nome della sotto-rete wireless).Con questa modalità si realizza una topologia
di rete a "stella", tutti i dispositivi mobili (portatili, palmari, ecc)
potranno comunicare fra loro e verso l'esterno,
se l'access point è a sua volta connesso ad Internet attraverso
un router o un PC che funga da router.
Se la connessione si stabilisce il LED della scheda wireless
non lampeggierà più ma resterà a luce fissa.

b- Mode ad-hoc - wireless ad-hoc mode
Utilizzare la modalità ad-hoc se si desidera realizzare una connessione semplice (peer-to-peer)
tra due computer.In tal caso su entrambi i PC, dotati di schede wireless pcmcia/pci
si eseguirà uno script per l'impostazine dello stesso ESSID e Frequenza Portante (Canale)
Anche in questo caso se la connessione si stabilisce il LED della scheda wireless resterà fissa.

c- Mode Master - wireless master mode
Grazie all'utilizzo dei driver HostAP non è necessario disporre di un access point vero e proprio,
è possibile infatti utilizzare un PC con scheda wireless PCI configurata in modalità Master
(Access Point Mode).
A differenza dei casi precedenti, in questa modalità il LED della scheda wireless continuerà a
lampeggiare indicando che stà funzionando da Access Point.

7 -- Riavviamo la rete:
sudo /etc/init.d/networking restart

8 -- Ora testiamo la connessione con un ping verso il router

ping 192.168.1.1 -c5

Se ci sono problemi tipo:
"no route to host" o "network unreachable"
ci potrebbero essere dei problemi con la tabella di routing.
Questo potrebbe essere dovuto da qualche altra interfaccia ancora attiva.
In tal caso fare riferimento nuovamente con i passi 1 -- e 2 --
Staccare anche il cavo Ethernet se collegato.
Con il comando ifconfig -a l'unico dispositivo di rete deve essere solo quello della
Wireless.
Se tutto è ok i comando "route" deve restituire una cosa del genere:

Kernel IP routing table
Destination Gateway Genmask Flags Metric Ref Use Iface
192.168.1.0 * 255.255.255.0 U 0 0 0 wlan0
default 192.168.1.1 0.0.0.0 UG 0 0 0 wlan0

9 -- Testiamo la connessione con un semplice ping verso un sito del web
ping www.google.com
Se il ping da picche e non risponde occorre inserire i dns statici per
per la risoluzione dei nomi.Nel mio caso uso quelli wind (dato che mi appoggio a questo operatore).
Editare il file :
sudo gedit /etc/resolv.conf

E inserire le sguenti righe:

nameserver 193.70.152.25
nameserver 193.70.192.25

10 -- Impostazioni per le connessioni sicure con chiave WEP/WAP
La codifica WEP non è molto sicura ma è quella con cui quesi tutti idispositivo
riescono ad essere compatibili
Editiamo nuovamente il file interface
sudo gedit /etc/network/interfaces
e aggiungendo la linea

wireless-key CHIAVEWEP

alla fine il file interface dovrebbe assomigliare ad una cosa del genere:

auto wlan0
iface wlan0 inet static
address 192.168.1.2
netmask 255.255.255.0
network 192.168.1.0
gateway 192.168.1.1
wireless-essid
wireless-channel 11
wireless-mode managed
wireless-key CHIAVEWEP

Si possono gestire più chiavi WEP, inserendole nel modo seguente (premetto che questo non è sempre
necessario)

wireless-key1 s:primachiave
wireless-key2 s:secondachiave
wireless-key3 s:terzachiave
wireless-key4 s:quartachiave
wireless-key n°

A posto di n° dovete va messo i numero della chiave da usare per defaulrt
La s: vicino alla chiave vuol dire che la chiave è in formato ASCII.
Se la s: è omessa vuol dire che vogliamo usare delle chiavi ESADECIMALI.
Tutto questo dipende dalla configurazione del router.

Per usare la codifica WPA (molto più sicura) dobbiamo utilizzare Wpa Supplicant.

Io ho eseguito le istruzioni trovate nel wiki http://wiki.ubuntu-it.org/Hardware/DispositiviSenzaFili/WpaSupplicant
Per semplicità del lettore elenco le operazioni fondamentali direttamente in questo articolo:

Prima fase ) Installazione

Il programma wpa_supplicant è presente nei repository ufficiali.
Per poterli installare utilizzare i seguenti comandi:

sudo apt-get update
sudo apt-get install wpasupplicant

Seconda fase) Configurazione

Creiamo il file /etc/wpa_supplicant.conf con un editor di testo e con i diritti di amministratore

Eseguiamo il comando sudo gedit /etc/wpa_supplicant.conf ed inseriamo le seguenti righe:

network={
ssid="Nome Rete o SSID"
psk="Chiave impostata nell'AP"
key_mgmt=WPA-PSK
proto=WPA
pairwise=CCMP TKIP
}

La configurazione precende va bene per reti cifrate mediante il protocollo WPA.
Per quelle che usano il WPA2 sostituiamo le viste precedentemente con queste:

network={
ssid="Nome Rete o SSID"
psk="Chiave impostata nell'AP"
key_mgmt=WPA-EAP WPA-PSK
proto=RSN WPA
pairwise=CCMP TKIP
}

Terza fase ) Esecuzione
Se tutto è stato configurato in modo corretto digitiamo il seguente comando:

sudo ifconfig wlan0 up

Dopo di che avviamo il wpa_supplicant con il seguente comando:

sudo wpa_supplicant -Dwext -iwlan0 -c /etc/wpa_supplicant.conf -dd -B

Se non ci sono errori nell'attivazione dell'interfaccia la navigazione dovrebbe avvenire senza problemi.

Quarta fase opzionale ) Avvio automatico

È possibile configurare il sistema affinché wpa_supplicant venga eseguito automaticamente all'avvio.

Aprire il file /etc/network/interfaces e nella sezione relativa all'interfaccia wireless,
inserire le seguenti righe:

wpa-driver wext
wpa-conf /etc/wpa_supplicant.conf

Un esempio del sopra citato file dovrebbe essere simile al seguente:

auto wlan0
iface wlan0 inet dhcp
wireless-essid nomerete(ssid)
wireless-mode managed
wpa-driver wext
wpa-conf /etc/wpa_supplicant.conf

In questo modo wpa_supplicant, una volta riconosciuta l'interfaccia, verrà avviato automaticamente.

Se il sistema sopra descritto non dovesse funzionare, è possibile aggiungere
nel file /etc/network/interfaces la seguente riga (nella sezione relativa all'interfaccia):

post-up wpa_supplicant -Dwext -iwlan0 -c/etc/wpa_supplicant.conf -B

Una configurazione di esempio è la seguente con l'uso del DHCP:

auto wlan0
iface wlan0 inet dhcp
wireless-essid nomerete(ssid)
wireless-mode managed
post-up wpa_supplicant -Dwext -iwlan0 -c/etc/wpa_supplicant.conf -B

Infine, riavviare il sistema e attivare la connessione senza fili.

sudo /etc/init.d/networking restart

MOMO DESIGN MD@ e Tre.Dati


MOMO DESIGN MD@





Considerazioni generali


E' passato un bel po di tempo dal mio ultimo articolo, e finalmente sono di nuovo qui per scrivere delle considerazioni sulle nuove MomoDesign MD@ colorate.

(Questo articolo sarà al più presto aggiunto su mio sito ufficiale www.messaggiero.it)

Per risolvere i miei problemi di internet (il mio quartiere non è servito dal servizio ADSL), ho fatto ricorso alla sottoscrizione del contratto dati Tre “TRE.DATI”.

La mia scelta è caduta sulla Tre, principalmente, per la compatibilità che le MomoDesign MD@ presentano con Linux e poi anche per la tipologia del contratto che prevede 5Gb di traffico dati da consumare in un mese.

In particolare, ho avuto in comodato d'uso una MD@ color argento.


Le nuove MomoDesign colorate, presentano però una sgradita sorpresa , almeno per me, rispetto al modello di colore nero che le ha precedute.

Infatti, sui modelli colorati non è più presente lo switch che consentiva si far passare la chiavetta dalla modalità USB (dove accedere al software di installazione) a quello di solo modem.

Ovviamente per chi la deve usare con Windows la cosa non crea troppa differenza, ma per noi appassionati del pinguino, la cosa scoccia un po.

Infatti una volta che la MD@ è inserita in una porta USB,il kernel non carica automaticamente il modulo predefinito per il modem “cdc_acm” (Ubuntu usa in maniera predefinita questo modulo) poiché la chiavetta viene riconosciuta come una semplice usb-storage e montata in /media/PHD_MODEM.

Solo dopo che la si espelle con Nautilus, oppure con il semplice comando manuale da console “umount /media/PHD_MODEM” o “eject /media/PHD_MODEM” , la chiavetta viene finalmente riconosciuta come modem e correttamente configurata.

Ho provato a lanciare il comando “lsusb” da console, subito dopo aver inserito la MD@ e subito dopo averla espulsa. Confrontando i due output si evidenziato che la MD@ viene riconosciuta dal sistema,prima e dopo averla espulsa, come due diversi dispositivi.


Appena la MD@ viene espulsa il “lsusb” ritorna:

...

Bus 005 Device 001: ID 1d6b:0001 Linux Foundation 1.1 root hub

Bus 004 Device 001: ID 1d6b:0001 Linux Foundation 1.1 root hub

Bus 002 Device 003: ID 1e0e:3100

Bus 002 Device 001: ID 1d6b:0001 Linux Foundation 1.1 root hub

.

Viene identificato un nuovo dispositivo modem (evidenziato in grassetto) e da questo momento è possibile utilizzare la MD@ per la connessione.


Sia se si usa “wvdial” a riga di comando, oppure “gnome-ppp” oppure il nuovo “network-manager” per chi ha installato la Ubuntu 8.10, la procedura rimane sempre la stessa: prima la espelli e poi la usi come modem.

La cosa è abbastanza scocciante, il problema l'avrei potuto raggirare in altri modi (come ad esempio disabilitando l'auto-mount) ma alla fine mi ha scocciato il fatto di inficiare su altre funzionalità a guadagno solo di evitare l'espulsione manuale.

Dato che utilizzo gnome-ppp per la connessione, ho realizzato un semplice scritpt che prima di avviare il programma effettua delle semplici operazioni per avviare il riconoscimento della MD@ come modem.

Questo script prima effettua un “eject” del dispositivo e poi dopo un “sync” e alla fine richiama il programma gnome-ppp.


Il nome dello script è gnome-ppp.sh ed il contenuto del file è il seguente:


eject /media/PHD_MODEM

sync

gnome-ppp

exit 0


(potete creare il file gnome-ppp.sh con il comando “gedit gnome-ppp.sh” e copiando al suo inteno le righe sopra elencate.)


Ovviamente per rendere eseguibile lo script, occorre applicare i diritti di esecuzione nel modo seguente:


chmod 755 gnome-ppp.sh


In questo modo si può evitare l'espulsione manuale. Inoltre se si trascina da Applicazioni->Internet l'icona di gnome-ppp sulla barra in alto e accendendo alle proprietà invece di far puntare direttamente il comando all'invocazione dello gnome-ppp ma bensì allo script appena creato , la cosa diventa successivamente molto più semplice da utilizzare.

Come al solito, anche se la zona dove abito è stata dichiarata dalla Tre sotto copertura HSDPA, riesco solo a connettermi in modalità UMTS raggiungendo al massimo 45-50 Kb/s in download.


Attenzione!


Attenzione al roaming! Come tutti ben sanno gli abbonamenti dati della Tre coprono solo il traffico sotto copertura 3G.Tutto il traffico non 3G ma bensì GPRS viene pagato a parte ed il costo è estremamente salato.

Ho risolto il problema chiedendo la cortesia ad un amico munito di Windows, di installarsi il software in dotazione con la MD@, e con questo, l'ho configurata per accettare solo la connessione sotto copertura 3G.

A quanto pare, le impostazioni vengono registrare internamente alla chiavetta e vengono mantenute anche senza l'uso del software proprietario sotto Windows per avviare la connessione.