domenica 30 novembre 2008

Ubuntu: Come disabilitare la richiesta di login al ritorno della sospensione del sistema.

Seguire i seguenti passi:

1 - Aprire la console del terminale
2 - Digitare il comando  gconf-editor
3 - L'interfaccia visualizzata presenta alla sinistra  un'albero di voci e qui esplodere la voce "apps"
4 - Cercare la voce "gnome-power-manager" e cliccarci sopra.
5 - Cercare e cliccare sulla voce "lock" dopo di che alla destra appariranno un lista di opzioni.
6 - Togliere il check sulla voce "suspend" ed il gioco è fatto



sabato 29 novembre 2008

Configurazione manuale di una connessione WiFi per gli smanettoni della console Linux Ubuntu (appunti vari)


Quale procedura manuale via console, eseguirebbe uno smanettone Ubuntista per configurare la propria rete Wifi?

Ecco i passi:

1 -- Controllo delle interfaccie di rete attive
ifconfig -a

2 -- Disabilito la schete di rete ethernet
sudo ifconfig eth0 down

3 -- Verifichiamo che la rete wireless sia attiva
sudo ifconfig wlan0 up (nel caso non sia attiva questo comando provvederà a farlo)

4 -- Effettuiamo una scansione delle rete disponibili
sudo iwlist wlan0 scan (questo comando fornirà dell informazioni utili come l'ESSID e il channel )

5 -- Con i dati forniti dal comando precedente configuriamo la scheda Wifi
sudo iwconfig wlan0 mode managed channel essid
Fatto questo possiamo verificare il risultato ottenuto con il comando iwconfig

6 -- Adottiamo una configurazione con ip statici oppure DHCP editando il file interfaces.
Il channell e l'essid devo essere sostituiti con quelli della rete da collegare.
Suppongo inoltre che l'indirizzo del router sia il 192.168.1.1
sudo gedit /etc/network/interfaces

Esempio con ip statico:
auto wlan0
iface wlan0 inet static
address 192.168.1.2
netmask 255.255.255.0
network 192.168.1.0
gateway 192.168.1.1
wireless-essid
wireless-channel 11
wireless-mode managed

Esempio con l'uso del DHCP:
auto wlan0
iface wlan0 inet dhcp
wireless-essid
wireless-channel 11
wireless-mode managed

Ma cosa significa la modalita managed? Ecco la spiegazione:

Differenze nelle modalità di connessione

a- Managed: per comunicare con un Access Point (reale o emulato da un PC fisso).
b- Had-hoc: per comunicare con un'altro PC, con scheda di rete wireless pcmcia/pci, senza Access Point.
c- Master: per fare di un PC, con scheda di rete wireless pcmcia/pci, un Access Point.


a- Mode managed - Wireless managed mode
Utilizzare la modalità managed, anche detta Infrastructure,
se si dispone di un Access Point esterno che trasmette ad una ben determinata frequenza
(ovvero canale) e realizza una sotto-rete wireless identificata dal parametro ESSID
(il nome della sotto-rete wireless).Con questa modalità si realizza una topologia
di rete a "stella", tutti i dispositivi mobili (portatili, palmari, ecc)
potranno comunicare fra loro e verso l'esterno,
se l'access point è a sua volta connesso ad Internet attraverso
un router o un PC che funga da router.
Se la connessione si stabilisce il LED della scheda wireless
non lampeggierà più ma resterà a luce fissa.

b- Mode ad-hoc - wireless ad-hoc mode
Utilizzare la modalità ad-hoc se si desidera realizzare una connessione semplice (peer-to-peer)
tra due computer.In tal caso su entrambi i PC, dotati di schede wireless pcmcia/pci
si eseguirà uno script per l'impostazine dello stesso ESSID e Frequenza Portante (Canale)
Anche in questo caso se la connessione si stabilisce il LED della scheda wireless resterà fissa.

c- Mode Master - wireless master mode
Grazie all'utilizzo dei driver HostAP non è necessario disporre di un access point vero e proprio,
è possibile infatti utilizzare un PC con scheda wireless PCI configurata in modalità Master
(Access Point Mode).
A differenza dei casi precedenti, in questa modalità il LED della scheda wireless continuerà a
lampeggiare indicando che stà funzionando da Access Point.

7 -- Riavviamo la rete:
sudo /etc/init.d/networking restart

8 -- Ora testiamo la connessione con un ping verso il router

ping 192.168.1.1 -c5

Se ci sono problemi tipo:
"no route to host" o "network unreachable"
ci potrebbero essere dei problemi con la tabella di routing.
Questo potrebbe essere dovuto da qualche altra interfaccia ancora attiva.
In tal caso fare riferimento nuovamente con i passi 1 -- e 2 --
Staccare anche il cavo Ethernet se collegato.
Con il comando ifconfig -a l'unico dispositivo di rete deve essere solo quello della
Wireless.
Se tutto è ok i comando "route" deve restituire una cosa del genere:

Kernel IP routing table
Destination Gateway Genmask Flags Metric Ref Use Iface
192.168.1.0 * 255.255.255.0 U 0 0 0 wlan0
default 192.168.1.1 0.0.0.0 UG 0 0 0 wlan0

9 -- Testiamo la connessione con un semplice ping verso un sito del web
ping www.google.com
Se il ping da picche e non risponde occorre inserire i dns statici per
per la risoluzione dei nomi.Nel mio caso uso quelli wind (dato che mi appoggio a questo operatore).
Editare il file :
sudo gedit /etc/resolv.conf

E inserire le sguenti righe:

nameserver 193.70.152.25
nameserver 193.70.192.25

10 -- Impostazioni per le connessioni sicure con chiave WEP/WAP
La codifica WEP non è molto sicura ma è quella con cui quesi tutti idispositivo
riescono ad essere compatibili
Editiamo nuovamente il file interface
sudo gedit /etc/network/interfaces
e aggiungendo la linea

wireless-key CHIAVEWEP

alla fine il file interface dovrebbe assomigliare ad una cosa del genere:

auto wlan0
iface wlan0 inet static
address 192.168.1.2
netmask 255.255.255.0
network 192.168.1.0
gateway 192.168.1.1
wireless-essid
wireless-channel 11
wireless-mode managed
wireless-key CHIAVEWEP

Si possono gestire più chiavi WEP, inserendole nel modo seguente (premetto che questo non è sempre
necessario)

wireless-key1 s:primachiave
wireless-key2 s:secondachiave
wireless-key3 s:terzachiave
wireless-key4 s:quartachiave
wireless-key n°

A posto di n° dovete va messo i numero della chiave da usare per defaulrt
La s: vicino alla chiave vuol dire che la chiave è in formato ASCII.
Se la s: è omessa vuol dire che vogliamo usare delle chiavi ESADECIMALI.
Tutto questo dipende dalla configurazione del router.

Per usare la codifica WPA (molto più sicura) dobbiamo utilizzare Wpa Supplicant.

Io ho eseguito le istruzioni trovate nel wiki http://wiki.ubuntu-it.org/Hardware/DispositiviSenzaFili/WpaSupplicant
Per semplicità del lettore elenco le operazioni fondamentali direttamente in questo articolo:

Prima fase ) Installazione

Il programma wpa_supplicant è presente nei repository ufficiali.
Per poterli installare utilizzare i seguenti comandi:

sudo apt-get update
sudo apt-get install wpasupplicant

Seconda fase) Configurazione

Creiamo il file /etc/wpa_supplicant.conf con un editor di testo e con i diritti di amministratore

Eseguiamo il comando sudo gedit /etc/wpa_supplicant.conf ed inseriamo le seguenti righe:

network={
ssid="Nome Rete o SSID"
psk="Chiave impostata nell'AP"
key_mgmt=WPA-PSK
proto=WPA
pairwise=CCMP TKIP
}

La configurazione precende va bene per reti cifrate mediante il protocollo WPA.
Per quelle che usano il WPA2 sostituiamo le viste precedentemente con queste:

network={
ssid="Nome Rete o SSID"
psk="Chiave impostata nell'AP"
key_mgmt=WPA-EAP WPA-PSK
proto=RSN WPA
pairwise=CCMP TKIP
}

Terza fase ) Esecuzione
Se tutto è stato configurato in modo corretto digitiamo il seguente comando:

sudo ifconfig wlan0 up

Dopo di che avviamo il wpa_supplicant con il seguente comando:

sudo wpa_supplicant -Dwext -iwlan0 -c /etc/wpa_supplicant.conf -dd -B

Se non ci sono errori nell'attivazione dell'interfaccia la navigazione dovrebbe avvenire senza problemi.

Quarta fase opzionale ) Avvio automatico

È possibile configurare il sistema affinché wpa_supplicant venga eseguito automaticamente all'avvio.

Aprire il file /etc/network/interfaces e nella sezione relativa all'interfaccia wireless,
inserire le seguenti righe:

wpa-driver wext
wpa-conf /etc/wpa_supplicant.conf

Un esempio del sopra citato file dovrebbe essere simile al seguente:

auto wlan0
iface wlan0 inet dhcp
wireless-essid nomerete(ssid)
wireless-mode managed
wpa-driver wext
wpa-conf /etc/wpa_supplicant.conf

In questo modo wpa_supplicant, una volta riconosciuta l'interfaccia, verrà avviato automaticamente.

Se il sistema sopra descritto non dovesse funzionare, è possibile aggiungere
nel file /etc/network/interfaces la seguente riga (nella sezione relativa all'interfaccia):

post-up wpa_supplicant -Dwext -iwlan0 -c/etc/wpa_supplicant.conf -B

Una configurazione di esempio è la seguente con l'uso del DHCP:

auto wlan0
iface wlan0 inet dhcp
wireless-essid nomerete(ssid)
wireless-mode managed
post-up wpa_supplicant -Dwext -iwlan0 -c/etc/wpa_supplicant.conf -B

Infine, riavviare il sistema e attivare la connessione senza fili.

sudo /etc/init.d/networking restart

MOMO DESIGN MD@ e Tre.Dati


MOMO DESIGN MD@





Considerazioni generali


E' passato un bel po di tempo dal mio ultimo articolo, e finalmente sono di nuovo qui per scrivere delle considerazioni sulle nuove MomoDesign MD@ colorate.

(Questo articolo sarà al più presto aggiunto su mio sito ufficiale www.messaggiero.it)

Per risolvere i miei problemi di internet (il mio quartiere non è servito dal servizio ADSL), ho fatto ricorso alla sottoscrizione del contratto dati Tre “TRE.DATI”.

La mia scelta è caduta sulla Tre, principalmente, per la compatibilità che le MomoDesign MD@ presentano con Linux e poi anche per la tipologia del contratto che prevede 5Gb di traffico dati da consumare in un mese.

In particolare, ho avuto in comodato d'uso una MD@ color argento.


Le nuove MomoDesign colorate, presentano però una sgradita sorpresa , almeno per me, rispetto al modello di colore nero che le ha precedute.

Infatti, sui modelli colorati non è più presente lo switch che consentiva si far passare la chiavetta dalla modalità USB (dove accedere al software di installazione) a quello di solo modem.

Ovviamente per chi la deve usare con Windows la cosa non crea troppa differenza, ma per noi appassionati del pinguino, la cosa scoccia un po.

Infatti una volta che la MD@ è inserita in una porta USB,il kernel non carica automaticamente il modulo predefinito per il modem “cdc_acm” (Ubuntu usa in maniera predefinita questo modulo) poiché la chiavetta viene riconosciuta come una semplice usb-storage e montata in /media/PHD_MODEM.

Solo dopo che la si espelle con Nautilus, oppure con il semplice comando manuale da console “umount /media/PHD_MODEM” o “eject /media/PHD_MODEM” , la chiavetta viene finalmente riconosciuta come modem e correttamente configurata.

Ho provato a lanciare il comando “lsusb” da console, subito dopo aver inserito la MD@ e subito dopo averla espulsa. Confrontando i due output si evidenziato che la MD@ viene riconosciuta dal sistema,prima e dopo averla espulsa, come due diversi dispositivi.


Appena la MD@ viene espulsa il “lsusb” ritorna:

...

Bus 005 Device 001: ID 1d6b:0001 Linux Foundation 1.1 root hub

Bus 004 Device 001: ID 1d6b:0001 Linux Foundation 1.1 root hub

Bus 002 Device 003: ID 1e0e:3100

Bus 002 Device 001: ID 1d6b:0001 Linux Foundation 1.1 root hub

.

Viene identificato un nuovo dispositivo modem (evidenziato in grassetto) e da questo momento è possibile utilizzare la MD@ per la connessione.


Sia se si usa “wvdial” a riga di comando, oppure “gnome-ppp” oppure il nuovo “network-manager” per chi ha installato la Ubuntu 8.10, la procedura rimane sempre la stessa: prima la espelli e poi la usi come modem.

La cosa è abbastanza scocciante, il problema l'avrei potuto raggirare in altri modi (come ad esempio disabilitando l'auto-mount) ma alla fine mi ha scocciato il fatto di inficiare su altre funzionalità a guadagno solo di evitare l'espulsione manuale.

Dato che utilizzo gnome-ppp per la connessione, ho realizzato un semplice scritpt che prima di avviare il programma effettua delle semplici operazioni per avviare il riconoscimento della MD@ come modem.

Questo script prima effettua un “eject” del dispositivo e poi dopo un “sync” e alla fine richiama il programma gnome-ppp.


Il nome dello script è gnome-ppp.sh ed il contenuto del file è il seguente:


eject /media/PHD_MODEM

sync

gnome-ppp

exit 0


(potete creare il file gnome-ppp.sh con il comando “gedit gnome-ppp.sh” e copiando al suo inteno le righe sopra elencate.)


Ovviamente per rendere eseguibile lo script, occorre applicare i diritti di esecuzione nel modo seguente:


chmod 755 gnome-ppp.sh


In questo modo si può evitare l'espulsione manuale. Inoltre se si trascina da Applicazioni->Internet l'icona di gnome-ppp sulla barra in alto e accendendo alle proprietà invece di far puntare direttamente il comando all'invocazione dello gnome-ppp ma bensì allo script appena creato , la cosa diventa successivamente molto più semplice da utilizzare.

Come al solito, anche se la zona dove abito è stata dichiarata dalla Tre sotto copertura HSDPA, riesco solo a connettermi in modalità UMTS raggiungendo al massimo 45-50 Kb/s in download.


Attenzione!


Attenzione al roaming! Come tutti ben sanno gli abbonamenti dati della Tre coprono solo il traffico sotto copertura 3G.Tutto il traffico non 3G ma bensì GPRS viene pagato a parte ed il costo è estremamente salato.

Ho risolto il problema chiedendo la cortesia ad un amico munito di Windows, di installarsi il software in dotazione con la MD@, e con questo, l'ho configurata per accettare solo la connessione sotto copertura 3G.

A quanto pare, le impostazioni vengono registrare internamente alla chiavetta e vengono mantenute anche senza l'uso del software proprietario sotto Windows per avviare la connessione.